La scorsa settimana sono state annunciate dalla JTA (Japan Tourism Agency) le linee guida riguardanti la riapertura del paese al turismo incoming. Successivamente, nel finesettimana, la JATA ha indetto una videoconferenza per spiegare queste nuove linee guida. Come previsto, la maggior parte delle domande riguardavano l’accompagnatore e il suo stare sempre assieme ai visitatori (in particolar modo si chiedeva "fino a che punto l'accompagnatore deve seguire i viaggiatori").
Inoltre, la JATA ha fornito spiegazioni su alcuni punti importanti in merito al sistema ERFS ai fini dell’ottenimento del visto, alle varie applicazioni a cui bisogna registrarsi, fino all’assicurazione privata che deve essere posseduta da ogni visitatore prima di viaggiare in Giappone. È stato spiegato che il tempo per il rilascio del visto è di circa una settimana, tuttavia molto dipende anche dall’ambasciata/consolato di ogni singolo paese. Tutte le informazioni possono essere visualizzate sul sito internet della JTA (al momento sono solo in Giapponese, tuttavia nei prossimi giorni verrà aggiunta anche una versione in Inglese).
Coloro che normalmente usufruiscono di pacchetti e che preferiscono viaggiare assistiti da una guida o un accompagnatore si sono subito messi in moto per venire in Giappone al più presto possibile, tuttavia, dal punto di vista dei turisti individuali, il cui numero è aumentato moltissimo negli scorsi anni, è palese il gap che c’è tra l’espressione “ripresa del turismo incoming” in contrasto con l’impossibilità di muoversi liberamente e autonomamente durante il viaggio.
Sebbene questo sia sicuramente un primo passo verso la riapertura del paese dopo un lungo periodo isolamento, con il susseguirsi degli allentamenti, il sistema sorretto da queste linee guida non crediamo possa reggere a lungo.
Nonostante si stia lasciando sfuggire un grosso numero di visitatori a causa delle difficolta che vi sono nell’entrarvici, e che perdurano ancora oggi, secondo il WEF (World Economic Forum, Forum Economico Mondiale) il Giappone, per la prima volta, risulta al primo posto come paese turistico con più attrattiva. In particolare sembra siano state molto apprezzate sia le infrastrutture sia i beni culturali. Uno dei motivi riguardanti il giudizio positivo sulle infrastrutture lo si può ritrovare nell’aumento della segnaletica e delle indicazioni in varie lingue straniere in occasione delle Olimpiadi tenute lo scorso anno a Tokyo.
Lo sviluppo del turismo incoming negli ultimi anni è stato strepitoso, come ancora oggi proseguono in maniera significante la formazione di guide turistiche e le migliorie a livello di strutture dedicate ai visitatori stranieri, e ciò rischia di passare in secondo piano rispetto alle notizie sull’ingresso o meno in Giappone. Anche gli hotel, che una volta erano il tallone d’Achille del Giappone, sono aumentati in maniera impressionante in vista delle Olimpiadi dello scorso anno, e a livello sanitario, proprio perché c’è stata la pandemia da covid19, il paese è divenuto ancora più sicuro per i visitatori. Oggi il Giappone, paragonato al periodo pre-pandemia, è certamente un paese molto più facile da visitare per tutti coloro che arrivano dall’estero e non parlano la lingua locale. Inoltre, grazie alla svalutazione dello Yen, non c’è miglior occasione per viaggiare in Giappone, e pensiamo che questa sia una chance che non deve essere gettata al vento.
È vero che vi sono ancora limitazioni all’ingresso nel paese, tuttavia noi di Japanissimo con tutto il nostro staff, i nostri assistenti, le nostre guide, non vediamo l’ora di accogliere tutti coloro che potranno visitare il nostro paese e in modo tale da godersi il viaggio non al 100, ma al 120%.
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